No posts found!
No posts found!
Runo B, Studio la Città, 2024
photo credit: Michele Sereni
“Ciò che mi interessa, in tutto il mio lavoro, è predisporre le condizioni per un’esperienza estetica: un processo che si configura essenzialmente come uno scambio di energia tra chi crea o esegue un’opera e chi entra in contatto con essa, vivendo un’esperienza significativa. Si tratta di un’esperienza che non è letterale né definibile, ma sensoriale e percepita.
Fin dal 1980 ho sostenuto che, per me, il soggetto nella pittura non è altro che un pretesto per partecipare all’atto stesso del dipingere, poiché il vero potenziale comunicativo risiede altrove. A mio avviso, la materialità fisica della pittura e il modo in cui essa viene applicata hanno la capacità di trasmettere l’energia reale, concreta, dell’artista, attraverso la materia, fino allo spettatore.
Per questo, dalla metà degli anni ’70, ho scelto intenzionalmente di mantenere la mia immagine pittorica quanto più semplice e (spero) non fuorviante possibile. Non desidero che lo spettatore si perda nel tentativo di decifrare il soggetto rappresentato. Il mio auspicio è che possa essere catturato dall’oggetto stesso, al punto da giungere a quell’esperienza estetica.“