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Federico Borroni, Studio la Città, 2025
photo credit: Hélène de Franchis
Il mio lavoro si concentra sull’uso della pittura a olio e della ceramica per esplorare il rapporto tra percezione visiva, superficie e profondità. Attraverso la ripetizione di moduli che nascono dal disegno di forme organiche naturali, creo composizioni che a prima vista possono richiamare l’ornamento o sembrare pensate per limitare lo sguardo, ma che in realtà mirano a spingerlo oltre ciò che è immediatamente visibile.
Nella serie -Soma, questi moduli si comportano come veli: creano una superficie compatta, quasi a voler nascondere ciò che c’è dietro, stimolando invece il desiderio di guardare oltre.
Questo velo, che può sembrare una barriera, è in realtà un invito a curiosare, ad andare in profondità, a cercare cosa si nasconde sotto o dentro l’immagine.
Mi interessa che il primo impatto visivo sia dato da colori forti e intensi, capaci di spostare lo sguardo al di là di una realtà possibile e riconoscibile. Questo livello immediato serve ad attirare l’attenzione, ma prepara anche lo spazio per un secondo momento: un’osservazione più lenta, riflessiva e consapevole.
Federico Borroni, 2025